#acheserveunarchitetto
CB66 – Prima e Dopo…
Progetto di ristrutturazione completa di un attico e superattico con terrazzo a Roma.
L’appartamento è situato in una palazzina di nuova costruzione, il superattico era ancora da terminare mentre la distribuzione dell’attico è stata sostanzialmente conservata, operando solamente nello spazio di passaggio tra cucina e salone dove era previsto l’inserimento di una scala per raggiungere il superattico.
La realizzazione della scala e dei mobili su misura si evidenzia nel prima e dopo degli spazi al piano attico. Nel superattico e terrazzo invece il prima e dopo fa proprio vedere come uno spazio assolutamente vuoto prenda forma nella mente di un architetto, è proprio il caso di dire #acheserveunarchitetto!
Il grande terrazzo di circa 100 mq è caratterizzato da un grande camino che si staglia sulla quinta inclinata in ferro, nell’ante è l’unico elemento di spicco. Il progetto si propone di inserire queste due “emergenze” in un contesto più omogeneo dove nulla si sovrasti in un discorso più armonioso, fatto di giustapposizioni di volumi e di verde.
Il pavimento in legno Teak si articola in volumi scalabili che a volte diventano fioriere, a volte sedute, a volte lettini.
Il grande terrazzo ruota attorno alla minipiscina posta al centro, tutti i volumi in Teak si articolano per permettere una fruibilità dell’acqua da ogni punto di vista o di utilizzo. Il verde è la quinta che fa risaltare il legno e che contrasta dolcemente con l’architettura moderna dell’edificio.
L’interno del superattico era lasciato al “rustico”, si è scelto di dare risalto alla vetrata centrale, lasciandola chiusa in modo da poter essere lo sfondo di una seduta che permette di godere della vista del terrazzo anche in pieno inverno sorseggiango un tè caldo. Il parquet dell’interno è di un grigio che richiama il tono del Teak esterno, il quale normalmente tende ad ingrigire come le tolde delle navi.
Il nodo principale della casa è la scala “mancante”, il progetto dell’appartamento nasce appunto dalla scala che deve unire i piani senza dividerli e che, lo vedremo nel piano attico, deve unire senza dividere il salotto dalla cucina. La scala di fatto è in due parti, una sospesa fra attico e superattico, agganciata al solaio e l’altra poggiata a terra come un mobile prezioso.
In questa prospettiva si coglie l’essenza della scala, il mobile poggiato a terra, prezioso contenitore che fa da cerniera tra cucina e salotto e la parte sospesa che ci porta al superattico. Il ferro bianco ed il legno grigio sono stilemi che ci accompagnano lungo tutto il progetto e che nascono proprio dalla scala.
Nel salotto ritroviamo il ferro bianco ed il legno grigio che disegnano con un mobile aereo la parete di fondo, mentre sulle pareti lunghe gli specchi moltiplicano lo spazio rimandando le immagini dell’esterno. L’illuminazione a led incassata nel controsoffitto mette in evidenza l’alternanza di finestre e specchi.